Triuti News del 24 gennaio 2023

Servizi fiscali alle Poste. Comuni alla prova delle definizioni agevolate. Rottamazione quater, nuova dilazione salva. Al via il censimento finale Mef sugli aiuti Covid alle amministrazioni comunali. Il nuovo catasto può attendere.

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Servizi fiscali alle Poste.

di Cristina Bartelli e Giulia Provino

Così, nel 2023, per il rilascio del codice fiscale ai neonati e la richiesta di duplicato della tessera sanitaria sarà possibile rivolgersi anche agli uffici postali e non solo presso l’Agenzia. Sportello digitale. Nel primo semestre 2023, è previsto anche l’avvio di un servizio di assistenza dedicata. Sarà quindi possibile effettuare un “accesso virtuale”, presso l’Agenzia, tramite l’interazione video con un funzionario senza spostarsi dal proprio domicilio. A partire dai primi mesi del 2023, è prevista la revisione dell’interfaccia-utente per gli appuntamenti in modo da rendere più agevole la scelta del servizio, migliorarne l’usabilità e consentire anche la scelta del canale di fruizione desiderato (appuntamento telefonico, in presenza o tramite video).

Comuni alla prova delle definizioni agevolate.

di Stefano Baldoni.

Nuova cancellazione dei carichi iscritti a ruolo più vetusti, nel caso degli enti locali, l’eliminazione è solo parziale, si limita infatti alle sanzioni ed agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, compresi quelli che maturano dopo la scadenza della cartella di pagamento. Restano invece dovuti il capitale e le spese per le procedure esecutive e le notifiche. Gli enti locali possono tuttavia precludere che tale cancellazione si verifichi, mediante l’adozione di una apposita deliberazione consiliare. I commi 231 e seguenti della legge di bilancio consentono ai debitori di definire in modo agevolato gli importi risultanti dai carichi iscritti a ruolo nel periodo dal 2000 fino al 30 giugno 2022. La definizione consente agli stessi di beneficiare della cancellazione delle somme relative alle sanzioni, agli interessi (questa volta non si specifica che deve trattarsi degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo), compresi quelli di mora l’aggio dovuto all’agente della riscossione. In questo caso i comuni non possono decidere di non dare applicazione alla definizione anzidetta. La medesima riguarderà non solo i ruoli successivi al 2015, ma anche quelli precedenti non oggetto (per scelta del comune o per previsione di legge) di cancellazione. Quindi, laddove il comune abbia deciso di non consentire lo stralcio dei ruoli di importo fino a 1.000 euro, il debitore, aderendo alla definizione, potrebbe comunque beneficiare dello stralcio dei medesimi importi che sarebbero stati eliminati con la cancellazione, dovendo però pagare il capitale e le spese. La norma ha previsto la possibilità di spalmare l’eventuale maggiore disavanzo determinato dalla definizione agevolata (e anche dalla cancellazione dei ruoli ex comma 227) in non più di 5 annualità, in quote annuali costanti. chiusura delle liti tributarie pendenti in ogni stato e grado di giudizio, comprese quelle innanzi alla Corte di cassazione, alla data del 1° gennaio 2023. La definizione agevolata deve essere richiesta con apposita istanza da presentare entro il 30 giugno e si perfeziona con il pagamento dell’importo dovuto entro la medesima data ovvero della prima rata in caso di opzione per la rateizzazione in un massimo di 20 rate trimestrali.

Rottamazione quater, nuova dilazione salva.

di Luigi Lovecchio

Nella rottamazione quater, diversamente da ciò che accadeva nella precedente edizione della definizione agevolata, in caso di decadenza dal piano dei pagamenti è ancora possibile chiedere la dilazione del debito residuo, alle condizioni previste dalla normativa a regime. È inoltre disposto che il debitore sia libero di modulare diversamente la rateazione con riferimento a ciascun carico a ruolo. Ciò comporta, tra l’altro, che si possono chiedere dilazioni distinte, ad esempio, per la cartella relativa alla multa stradale rispetto a quella riferita all’accertamento Irpef.

Al via il censimento finale Mef sugli aiuti Covid alle amministrazioni comunali.

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Avviati, con la pubblicazione del modello dettagliato dei ristori di entrata e spesa, i motori della certificazione Covid-19 riferita all’anno 2022, terzo (e ultimo) anno di applicazione. Da ieri, la Ragioneria generale dello Stato ha reso disponibile, sul sito web del pareggio di bilancio, il modello contenente l’elenco analitico delle risorse, riassunte nelle voci «Ristori specifici entrata (B)» e «Ristori specifici spesa (E)», della certificazione da presentare entro il 31 maggio 2023. I ristori specifici di entrata 2022 abbracciano i contributi per: minori entrate derivanti dall’esenzione Imu per il settore dello spettacolo; minori entrate del soggiorno; compensazione riduzione dei ricavi tariffari; minori entrate dell’ex Cosap e Tosap, sia per proroga dell’esonero fino al 31 marzo 2022 sia per spettacolo viaggiante e attività circensi fino al 30 giugno 2022. I ristori specifici di spesa comprendono le rispettive risorse assegnate per l’anno 2022 e anche quelle attribuite negli anni 2020 e 2021, ma non utilizzate al 31 dicembre 2021.

Il nuovo catasto può attendere.

di Andrea Bongi

La revisione delle rendite catastali può attendere. Non c’è fretta per la revisione del catasto dunque, e, più in generale, delle rendite catastali. Il nostro paese, ha precisato Maurizio Leo, è fra quelli che ha i valori immobiliari più aggiornati dell’intero scenario europeo, per cui non vi è, allo stato attuale, alcuna necessità di procedere all’ennesima revisione delle rendite catastali. “Contiamo invece di portare la delega sulla riforma fiscale in consiglio dei ministri, entro la fine di febbraio prossimo.

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