Tributi News 11 ottobre 2024

Catasto, le modifiche sprint Per le case il fantasma della lotta all’evasione Rendite catastali e 110%, 400mila immobili sono a rischio aumenti Documenti solo in primo grado Cosap, l’onere della prova sulla proprietà del terreno è a carico dell’ente pubblico

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Catasto, le modifiche sprint

A ggiornamento in catasto entro 30 giorni dalla fine lavori. Se i lavori edilizi realizzati rendono abitabile un immobile prima improduttivo di reddito, l’aggiornamento in catasto va effettuato entro 30 giorni, e la prassi di posticipare la compilazione della dichiarazione sul Docfa (il software apposito) potrebbe diventare un campanello d’allarme per il Fisco in caso di fruizione del Superbonus Il catasto potrebbe così apprestarsi a diventare una leva per far quadrare i conti del Superbonus, dato il recente annuncio di Giorgetti di voler procedere a “precisare” ancora meglio la norma della Legge di bilancio 2024 (legge 213/2023, articolo 1, commi 86 e 87) che già imponeva all’Agenzia delle entrate di verificare che chi ha avuto accesso al Superbonus110% abbia inoltrato la dichiarazione Docfa, anche ai fini dell’aggiornamento delle rendite catastali (e dunque delle imposte dovute sulle proprietà immobiliari).

Per le case il fantasma della lotta all’evasione

La crociata contro le case fantasma non rappresenta una novità nella lunga storia delle promesse antievasione disattese. «Foto aeree e verifiche incrociate per scovare le case fantasma»: è il titolo con cui Il Sole 24 Ore, nel lontano novembre 1995, dava notizia della prima campagna del fisco (almeno a nostra memoria…) per scovare gli immobili non censiti in Catasto. Da allora, è stata un’inarrestabile marcia verso la legalità, con strategie sempre più tecnologiche e annesse possibilità di regolarizzazione – valga per tutte quella prevista dal Dl 78/2010 – il cui successo ben si coglie in questi giorni con l’annuncio dell’ennesima e definitiva campagna contro le case fantasma.

Rendite catastali e 110%, 400mila immobili sono a rischio aumenti

Tre immobili su quattro, tra quelli sui quali è stato effettuato un intervento agevolato con il superbonus, avrebbero dovuto adeguare la rendita catastale. O, comunque, hanno incrementato così tanto il loro valore, grazie alle agevolazioni pubbliche, da andare almeno vicino alla soglia che fa scattare l’obbligo di variare in aumento la classe di rendita. L’impressionante dato emerge analizzando le statistiche pubblicate dall’Enea sulle detrazioni fiscali. Il rapporto annuale preparato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, infatti, contiene nell’edizione 2023 una tabella che fa, in maniera molto analitica, la radiografia dei salti di classe energetica ottenuti fino a quel momento con il superbonus. A questo proposito, bisogna ricordare che il livello minimo per accedere al vecchio 110% passa da almeno due salti di classe.

Documenti solo in primo grado

I n appello non possono essere prodotti nuovi documenti, a meno che il giudice li ritenga indispensabili per la decisione della controversia o che sia stato impedito a una parte di produrli per una causa a essa non imputabile. Quindi, documenti e prove possono essere prodotti solo nel corso del giudizio di primo grado. I limiti al giudizio d’appello, previsti dalla legge di riforma del processo tributario, vengono posti in rilievo in una nota dell’Ifel del 3 ottobre scorso, la cui finalità è quella di sollecitare gli enti locali a produrre documenti e prove tempestivamente. Nella nota l’Istituto di finanza locale dell’Anci

Cosap, l’onere della prova sulla proprietà del terreno è a carico dell’ente pubblico

Anche se il Cosap non è un tributo, l’avviso di accertamento emesso dal Comune ha gli stessi elementi del giudizio tributario, con la conseguenza che l’onere della prova della richiesta dei maggiori canoni dovuti, è a carico dell’ente pubblico; con la sentenza n. 25716, del 26 settembre 2024 , la Cassazione ha accolto le motivazioni di una società nei confronti della concessionaria del servizio riscossione, per conto di un ente locale.

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