Tributi news del 25 luglio 2023

Evasione, recuperi da 19 mld. Accordi fiscali in cerca di sconti.Rottamazione quater, rateizzazione senza interessi. Scatta l’imposta di pubblicità sugli avvisi «domenica aperto» e «aperto sino alle 22» del centro commerciale. Diffusione di messaggi pubblicitari: nuovi chiarimenti sulla determinazione del CUP.

La componente pubblicitaria del canone unico patrimoniale non è un tributo.

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Evasione, recuperi da 19 mld

Lotta all’evasione, da recuperare 10,25 mld nel 2023 che diventano 31,85 nel triennio 2023-2025. Mentre all’Agenzia delle entrate riscossione è affidato il compito di recuperare nel 2023 oltre 9 mld anche con il contributo degli incassi derivanti dagli istituti di definizione agevolata. Dunque, le due agenzie guidate da Ernesto Maria Ruffini alzano l’asticella del contrasto all’evasione e riscossione a 19 mld nel 2023. Ma non solo, nella convenzione 2023-2025 dell’Agenzia c’è la spinta alla digitalizzazione, gli atti di accertamento e le notifiche diventeranno digitali.

Accordi fiscali in cerca di sconti

Sconti sulle sanzioni per chi aderisce alla cooperative compliance. Sugli effetti premiali del dell’adempimento collaborativo introdotto dal d.lgs. n. 128/2015 si giocherà la partita più importante del nuovo istituto che sarà disegnato nei prossimi mesi dal governo. Al di là dei vari strumenti integrativi e correttivi della disciplina attuale, la vera partita, più politica che tecnica, si gioca sull’individuazione degli strumenti premiali atti a rendere più appetibile l’adesione al regime nonché su come rendere effettivamente trasparente il rapporto amministrazione/contribuente. Il tema sarà affrontato durante l’esame della legge delega fiscale al senato.

Rottamazione quater, rateizzazione senza interessi

Azzeramento del tasso di interesse applicabile in caso di rateizzazione degli importi dovuti ai fini della rottamazione quater per i soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori indicati nel decreto Alluvioni. Si tratta di una delle novità apportate nel corso dell’iter di conversione del D.L. n. 61/2023. La legge di Bilancio 2023 prevede che, in caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° novembre 2023 gli interessi al tasso del 2% annuo. Per effetto dell’emendamento al decreto Alluvioni, nei confronti dei soggetti colpiti dagli eventi alluvionali il tasso di interesse è azzerato.

Scatta l’imposta di pubblicità sugli avvisi «domenica aperto» e «aperto sino alle 22» del centro commerciale

Le informazioni indicative dei giorni e degli orari di apertura del centro commerciale, poste all’esterno e all’interno dell’ipermercato, sono soggette al pagamento dell’imposta sulla pubblicità. É quanto affermato dalla Cassazione, con la decisione n. 19002/2023, che ha respinto il ricorso del centro commerciale soffermandosi peraltro su diverse questioni di rilievo. La Cassazione affronta poi il nodo centrale della questione, riguardante i presupposti per l’applicazione dell’imposta di pubblicità con particolare riferimento ai messaggi informativi esposti all’esterno e all’interno del centro commerciale. Sul punto viene chiarito innanzitutto che il luogo aperto al pubblico deve essere considerato quello comunque accessibile a chiunque si adegui al regolamento che disciplina l’ingresso, compreso quindi anche lo spazio destinato a centro commerciale.

Diffusione di messaggi pubblicitari: nuovi chiarimenti sulla determinazione del CUP

Per determinare il CUP dovrà essere assunta la superficie che racchiude il messaggio, restando escluse dall’assoggettamento al canone dovuto per la diffusione di messaggi pubblicitari le eventuali parti della struttura prive di effetti pubblicitari. Si tratta di uno dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con la risoluzione n. 3 del 20 luglio 2023, con cui ha anche specificato che nell’ipotesi in cui l’impianto pubblicitario contenga più messaggi, anche riferiti a soggetti ed aziende diverse, la superficie da assoggettare al CUP è quella dell’intero impianto oggetto della concessione o dell’autorizzazione.

La componente pubblicitaria del canone unico patrimoniale non è un tributo

La componente pubblicitaria del canone unico patrimoniale, introdotto dall’articolo 1, comma 816 della legge 160/2019, non ha natura tributaria. Pertanto, è possibile per il regolamento comunale differenziare il trattamento tariffario degli impianti pubblicitari, oltre che sulla base della superficie, anche tenendo conto della tipologia opaca o luminosa della pubblicità e del carattere ordinario o speciale delle località del territorio comunale. La recente sentenza del Tar Brescia, n. 576/2023 prende posizione sulla natura tributaria del canone pubblicitario introdotto dalla legge 160/2019 e sulla commisurazione delle tariffe, giungendo a conclusioni opposte a quelle di pronunce di altri Tar (Lazio, sentenza 3248/2022).

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