Tributi news del 23 settembre 2022

Maxi reclutamento alle Entrate. P.a. digitale, 590 mln dal Pnrr. Grande Fratello degli immobili. Imposta di soggiorno, la nuova posizione giuridica del gestore. Pnrr, come affidare i servizi pubblici locali. Servizi locali, la riforma separa enti d’ambito e gestori (con deroga solo per l’idrico).
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Maxi reclutamento alle Entrate
di Giovanni Galli
L’Agenzia delle entrate pronta a un maxi reclutamento di 5250 dipendenti, nei prossimi due anni. E’ stato definito dall’agenzia il fabbisogno del personale per il 2022 e il 2023. Le domande devono essere presentate entro oggi 23 settembre.

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P.a. digitale, 590 mln dal Pnrr
di Massimiliano Finali
Ammonta a 590 milioni di euro il totale dei nuovi fondi Pnrr a disposizione degli enti pubblici per favorire il percorso di transizione digitale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale guidato da Vittorio Colao ha pubblicato una serie di avvisi per implementare i servizi digitali all’interno della pubblica amministrazione. In particolare, sono otto i nuovi bandi che si propongono di sostenere servizi quali l’identità digitale, pagoPa, app Io e la piattaforme notifiche digitali, oltre che lo sviluppo del sito internet per favorire i servizi al cittadino. Gli avvisi, aperti con modalità a sportello, hanno varie scadenze distribuite tra novembre 2022 e gennaio 2023.

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Grande Fratello degli immobili
U n Grande Fratello per gli immobili italiani, accessibile da tutti e capace di censire le prestazioni energetiche degli edifici e degli appartamenti. Così da verificare anche quali agevolazioni (fiscali o meno) siano state fruite nel tempo per rendere uffici, case e laboratori più moderni e sostenibili. Riassumendo, si tratta di un mega archivio, alimentato da qualsiasi informazione inerente alla consistenza del parco immobiliare domestico, ai consumi energetici e agli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici, finalizzato all’incremento della conoscenza del parco immobiliare nazionale e alla istituzione di un nuovo «passaporto dell’edificio».

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Imposta di soggiorno, la nuova posizione giuridica del gestore
La data del 30 settembre fissa la dead line per i gestori delle strutture ricettive chiamati a presentare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno per le annualità 2020 e 2021, in base al modello approvato il 29 aprile 2022 dal ministro dell’Economia e delle Finanze. Il Responsabile dell’Imposta di Soggiorno assume un nuovo ruolo: non maneggia più risorse come mero collettore di provvista altrui. Questo è quanto è stato evidenziato dalla Corte dei conti della Toscana, sez. giurisdizionale, con la sentenza n. 367/2021, che è stata depositata il 18 ottobre 2021. A tal proposito i giudici hanno rimarcato che, come conseguenza della nuova norma, l’obbligo del gestore è quello di pagare l’imposta che è dovuta per legge.

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Pnrr, come affidare i servizi pubblici locali
A ffidamento a terzi, a società mista oppure a società in house sono confermati come modelli per la gestione dei servizi pubblici locali; necessaria una relazione per motivare il ricorso all’in house basata anche su eventuali precedenti gestioni in house. Dal punto di vista delle modalità di affidamento, per servizi di interesse economico generale di livello locale, lo schema si muove in continuità con l’assetto vigente, ma si richiede una relazione nella quale siano evidenziate le ragioni e la sussistenza dei requisiti previsti dal diritto dell’Unione europea per la forma di affidamento prescelta.

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Servizi locali, la riforma separa enti d’ambito e gestori (con deroga solo per l’idrico)
Nella legge sulla concorrenza, dove si dettano i principi di delega sul riordino dei servizi pubblici locali prevedendo, tra l’altro, “la separazione, a livello locale, tra le funzioni regolatorie e le funzioni di diretta gestione dei servizi”. Viene anche puntualizzato che, se gli enti locali titolari del servizio a cui spettano le funzioni di regolazione assumono direttamente, o per mezzo di soggetto partecipato, la gestione del servizio, chi nell’ente a qualsiasi livello è preposto a queste funzioni di regolazione non potrà svolgere alcun compito relativo alla gestione e al suo affidamento (articolo 6, comma 3). A questo deroga un’altra disposizione del medesimo decreto per la quale il comma 2 non si applica alle partecipazioni degli enti di governo dell’ambito del servizio idrico integrato, in relazione agli affidamenti in essere alla data di entrata in vigore del decreto.

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