Tributi News del 04 Agosto 2022

Cassazione, pronta la rottamazione di 23mila liti fiscali.Liti pendenti, si chiude facile. IMU e IMPI: approvato il nuovo modello di dichiarazione. Modello Imu, fabbricati merce da blindare. 

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Cassazione, pronta la rottamazione di 23mila liti fiscali

di Ivan Cimmarusti e Giovanni Parente

In caso di doppia sconfitta integrale delle Entrate nei precedenti gradi di giudizio, si potranno cancellare le liti in Cassazione fino a 100mila euro pagando il 5 per cento. Qualora l’Agenzia abbia perso in tutto o in parte in uno solo dei gradi di giudizio, la sanatoria sarà rivolta alle liti fino a 50mila euro ma con il pagamento del 20 per cento. Una chance che, secondo le prime stime calcolate, potrebbe portare al taglio fino al 50% dei contenziosi tributari giacenti presso la Suprema corte: in pratica si tratterebbe di una “potatura” di circa 23mila fascicoli che consentirebbe di eliminare uno dei principali colli di bottiglia allo stato attuale nella gestione delle liti fiscali. Oltre alla definizione agevolata c’è molto altro. Arriva, infatti, il «bollino di affidabilità fiscale» per i contribuenti più virtuosi. In pratica le partite Iva con un punteggio pari almeno a 9 nelle pagelle fiscale negli ultimi tre anni prima di presentare il ricorso saranno esonerati dal presentare la garanzia per ottenere la sospensiva dell’atto impugnato in Commissione tributaria. Un “bollino blu” per premiare chi ha comunque ha dato prova fiscale di compliance nei confronti dell’amministrazione finanziaria. 

Liti pendenti, si chiude facile.

di Cristina Bartelli

Definizione agevolata delle liti pendenti in due scaglioni. E per un valore delle cause fino a 100 mila euro. Tirocino post esame per i giudici tributari e bollino di fedeltà fiscale per il contribuente. Continuano gli ultimi ritocchi alle riformulazioni degli emendamenti in commissione finanze al Senato per la legge di riforma di giustizia tributaria. I lavori sul restyling della giustizia tributaria, dunque, hanno subito nell’ultima settimana una super accelerata. Mentre la legge delega di riforma fiscale continua a essere oggetto di tira e molla sul suo prosieguo. Ieri i ritocchi hanno riguardato la pace fiscale per le cause pendenti in Cassazione. Si interviene dunque con una misura che prevede una doppia corsia per cause dal valore fino a 100 mila euro. Definizione agevolata delle liti pendenti. Per le cause il cui valore non sia superiore a 100 mila euro è prevista su domanda della parte chiusura della lite versando il 10% del valore se l’Agenzia delle entrate è risultata soccombente in entrambi i gradi del giudizio e la causa è davanti la corte di cassazione. Per le cause il cui valore non sia superiore a 50 mila euro è prevista su domanda di parte la chiusura della lite versando il 20% del valore se, in questo caso l’Agenzia delle entrate è risultata soccombente in almeno un grado di giudizio. Sono escluse le cause che hanno ad oggetto l’Iva riscossa sull’importazione, le somme di recupero di aiuti di stato e quelle avente a oggetto risorse proprie della commissione europea. 

IMU e IMPI: approvato il nuovo modello di dichiarazione.

Maria Antonietta Caracciolo – Avvocato tributarista in Reggio Calabria

Il nuovo modello di dichiarazione IMU/IMPI è stato approvato con decreto direttoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze 29 luglio 2022, in corso di pubblicazione in G.U. Lo ha reso noto lo stesso Ministero con la pubblicazione del decreto sul proprio portale in cui ricorda, tra l’altro, che il termine di presentazione della dichiarazione per l’anno di imposta 2021 è stato prorogato al 31 dicembre 2022. Il Dipartimento delle Finanze ha reso noto, inoltre, di aver predisposto un modulo software di controllo che, a partire dal 7 settembre 2022, sarà pubblicato per l’integrazione nell’applicativo Desktop Telematico così da permettere agli utenti di verificare i file prima di trasmetterli. La dichiarazione cartacea o telematica deve essere presentata al comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati. Ovviamente la dichiarazione può essere, altresì, trasmessa in via telematica con posta certificata. Inoltre, il comune può stabilire altre modalità di trasmissione della dichiarazione cartacea più adeguate alle proprie esigenze organizzative. La presentazione della dichiarazione in modalità telematica è effettuata dal contribuente oppure da un soggetto incaricato della trasmissione telematica attraverso il canale Fisconline/Entratel. La dichiarazione, cartacea o telematica,  può essere presentata, in linea generale, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi. Limitatamente all’IMPi, le dichiarazioni sono presentate a decorrere dall’anno d’imposta 2022, poiché per gli anni d’imposta 2020 e 2021, sono messi a disposizione dei comuni i dati comunicati allo Stato dai soggetti passivi.

Il nuovo modello si compone dopo una parte di carattere generale riguardante anche i dati del contribuente, del dichiarante del: 

– Quadro A – IMU IDENTIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI.

– Quadro B – IMPi IDENTIFICAZIONE DELLE PIATTAFORME MARINE E DEI RIGASSIFICATORI.

Modello Imu, fabbricati merce da blindare.

di Giuseppe Debenedetto

Con il decreto delle Finanze del 29 luglio 2022 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) scatta l’obbligo di presentare la nuova dichiarazione Imu nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono comunque conoscibili dal comune. Tra questi va segnalata la novità per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita («beni merce»). Si tratta dei fabbricati costruiti dalle imprese edilizie e rimasti invenduti, che da quest’anno sono esenti dall’Imu, mentre per il 2020 e il 2021 hanno usufruito di un regime agevolato. con la recente pronuncia 5191/2022 la Cassazione ha confermato che l’esonero dall’Imu per i fabbricati merce presuppone la presentazione della dichiarazione, evidenziando che la legge 160/2019 non ha abrogato il Dl 102/2013. Affermazione che sembra mettere in discussione quanto sostenuto dal Mef a Telefisco 2020, per cui nel dubbio è consigliabile presentare comunque la dichiarazione, se non si vuole rischiare di perdere l’agevolazione.

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