Tributi News del 20 Luglio 2022

Liti fiscali, 200 correttivi: per i giudici ipotesi pensionamento a 75 anni.

Enti schiavi dell’outsourcing Nei comuni boom di esternalizzazioni per svolgere funzioni.

Registro aiuti, esonero responsabilità fino al 2023.

Crediti con la Pa, diventa stabile la compensazione con le cartelle.

Entro l’8 agosto le rate 2021 della pace fiscale.

L’obbligo di motivazione degli atti tributari che reclamano il pagamento di interessi sul debito fiscale.

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Liti fiscali, 200 correttivi: per i giudici ipotesi pensionamento a 75 anni

di Ivan Cimmarusti.

Il dossier “giustizia tributaria” va avanti spedito. Oltre 200 emendamenti al Ddl governativo vanno a comporre le ipotesi di modifica messe a punto alle commissioni congiunte Finanze-Giustizia del Senato, per integrare e la riforma voluta dai ministri Daniele Franco e Marta Cartabia. Agli atti ci sono correttivi condivisi da tutte le forze politiche. Come quelli presentati dal Partito democratico, che, come era stato rimarcato durante gli incontri delle commissioni congiunte, punta al potenziamento del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt)

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Enti schiavi dell’outsourcing Nei comuni boom di esternalizzazioni per svolgere funzioni.

DI MATTEO BARBERO

Piccoli comuni sempre più ostaggio di società esterne. La denuncia arriva dall’Uncem e fotografa una situazione sempre più grave. In mancanza di personale, i mini enti sono spesso costretti a ricorrere a consulenti per svolgere funzioni fondamentali, come la stesura di bilanci e rendiconti, la gestione di mandati e pagamenti e le attività dell’ufficio tecnico. Una stortura che, secondo il presidente Marco Bussone, si combatte solo “riorganizzando le amministrazioni, con una seria e vera riforma del Testo unico degli enti locali, con un lavoro insieme tra enti (non certo con le fusioni tra comuni piccoli, semmai tra quelli grandi urbani), agevolando assunzioni di personale”. 

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Registro aiuti, esonero responsabilità fino al 2023.

di Francesco Giuseppe Carucci e Giorgio Gavelli

L’articolo 35, comma 3, del Dl Semplificazioni esonera dalla responsabilità patrimoniale, anche per il 2023, i soggetti pubblici o privati che non dovessero trasmettere al Registro nazionale degli aiuti di Stato le informazioni relative agli aiuti erogati e gestiti secondo le prescrizioni dell’articolo 52 della legge 234/2012. Il comma 7 della norma del 2012 stabilisce che la trasmissione delle informazioni al Registro e l’interrogazione del Registro medesimo «costituiscono condizione legale di efficacia dei provvedimenti che dispongono concessioni ed erogazioni degli aiuti». La legge pare dunque attribuire ai due adempimenti efficacia costitutiva degli aiuti. A conforto di tale posizione, la medesima norma dispone che l’inadempimento dei predetti obblighi comporta la responsabilità patrimoniale del responsabile della concessione o dell’erogazione degli aiuti che è rilevabile anche dall’impresa beneficiaria ai fini del risarcimento del danno. Il funzionamento del Rna è disciplinato dal regolamento approvato dal Dm Mise 115/2017 il cui articolo 17, comma 3, prevede che le responsabilità di cui all’articolo 52, comma 7, della legge 234/2012 restano ferme «per il caso di inadempimento degli obblighi previsti dal presente regolamento».

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Crediti con la Pa, diventa stabile la compensazione con le cartelle.

di Giuseppe Morina e Tonino Morina

Diventa unica e a regime la norma sulla compensazione dei crediti verso la pubblica amministrazione, compresi quelli per prestazioni professionali, con i debiti a ruolo. Sono gli effetti dell’articolo 20-ter del Dl 50/2022 (decreto Aiuti) che modifica l’articolo 28-quater del decreto sulla riscossione (Dpr 602/1973). Le modifiche apportate dalla legge di conversione 91/2022 hanno efficacia dal 16 luglio 2022. Con le modifiche apportate, si riconduce a una sola norma (l’articolo 28-quater) l’istituto della compensazione, per superare i vigenti limiti temporali, quelli relativi al tipo di crediti compensabili e quelli riguardanti la differenza tra credito e debito residuo. La norma prevede che i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle amministrazioni pubbliche, per somministrazione, forniture, prestazioni professionali e appalti, possono essere compensati con le somme dovute per carichi affidati all’agente della riscossione e riportati in cartelle di pagamento, quali avvisi di addebito Inps e avvisi di accertamento esecutivi.

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Entro l’8 agosto le rate 2021 della pace fiscale.

G. Mor. T. Mor.

Rottamazione e saldo e stralcio “tornano” alla cassa. Scade, infatti, il 31 luglio 2022 il termine per pagare le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio dovute nel 2021, ma saranno tollerati i versamenti fino all’8 agosto. Vediamo nel dettaglio. L’articolo 10-quinquies del Dl 4/2022 ha previsto la riammissione ai benefici della rottamazione ter e del saldo e stralcio per i contribuenti che non hanno corrisposto, entro lo scorso 9 dicembre 2021, le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando nuovi termini per il pagamento. Il versamento delle rate 2020, 2021 e 2022, ai fini delle definizioni agevolate è considerato tempestivo e non determina l’inefficacia delle stesse, se effettuato integralmente, rispettivamente: entro il 30 aprile 2022, per le rate in scadenza nell’anno 2020; entro il 31 luglio 2022, per le rate in scadenza nell’anno 2021; entro il 30 novembre 2022, per le rate della rottamazione ter in scadenza nell’anno 2022.

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L’obbligo di motivazione degli atti tributari che reclamano il pagamento di interessi sul debito fiscale-

di Antonio Colella

La Corte di Cassazione, con Ordinanza Interlocutoria n. 31960 del 05/11/2021 , esaminando la questione dell’obbligo di motivazione della cartella di pagamento relativamente a interessi richiesti aveva ritenuto “sussistenti le condizioni per la rimessione della causa al Primo Presidente di questa Corte, affinché valutasse l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, stante l’esigenza di rendere effettiva ed incisiva la funzione nomofilattica della Corte di Cassazione, attraverso l’enunciazione di un principio di diritto nell’interesse della legge, rispetto a questione variamente risolta dalla Sezione, questione che è destinata a riproporsi in numerose controversie”.

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