tributi news del 30 giugno 2022

Dai conti correnti alle case, al via l’algoritmo antievasione. Riscossione, per i tributi locali c’é una questione di costituzionalità. Cartelle, piani rate fai-da-te. Cartelle, sale da 5 a 8 rate la tolleranza per non perdere il piano di dilazione. Rateazione cartelle e rinnovabili: le novità del decreto Aiuti. Dichiarazione Imu senza proroga per gli enti non commerciali. Immobili e patrimoni all’estero fanno i conti con il versamento di Ivie e Ivafe. Respinto l’appello prolisso. Il sindaco scova evasori non va più di moda.

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Dai conti correnti alle case, al via l’algoritmo antievasione

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Dopo due anni e mezzo dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2020, diventa operativo l’algoritmo antievasione che sfrutta la possibilità di rendere anonimo il potenziale informativo a disposizione nei database del Fisco e, in particolare, la Superanagrafe dei conti correnti. Come prevede il decreto firmato dal ministro dell’Economia Daniele Franco, i dati da utilizzare per l’analisi del rischio evasione ed elusione sono quelli riportati nelle dichiarazioni fiscali, quelli relativi al patrimonio di case e altri immobili ma anche mobiliare (quote societarie), le informazioni contabili e finanziarie e quelle su versamenti e compensazioni. In sostanza, tutti quei dati utili alla profilazione dei soggetti che non dichiarano nulla o abbastanza al Fisco

Riscossione, per i tributi locali c’é una questione di costituzionalità

di Paola Coppola

è una questione di costituzionalità da sollevare in materia di riscossione dei tributi locali, con l’auspicio di un rapido intervento riparatore del legislatore. Ed infatti, l’interpretazione per cui non potendosi applicare ai tributi locali nè l’articolo 15, comma 1 del Dpr 602/73 (iscrizione a titolo provvisorio del terzo), né l’articolo 68, Dlgs 546/92 (riscossione frazionata in caso di giudizio), detti tributi andrebbero iscritti a ruolo per intero decorsi (solo) i 60 giorni dalla notifica dell’accertamento, pur in mancanza di una norma che lo preveda, nei casi, quindi, diversi dal fondato pericolo per la riscossione (ex articolo 15-bis Dpr 602/73, che riguarda solo le imposte dirette e l’Iva), a ben vedere, collide con i principi costituzionali e quelli generali del sistema di riscossione dei tributi del nostro ordinamento.

Cartelle, piani rate fai-da-te

di Cristina Bartelli

Ogni carico contenuto nella cartella avrà il suo piano di rate. Se la richiesta di pagamento a rate è per un debito che supera i 120 mila euro sarà necessario dare prova dell’oggettiva difficoltà. Infine si decadrà dal piano di rateazione se non si riescono a saldare 8 tranche. Sono queste le indicazioni che si applicheranno alle richieste di dilazioni sulle cartelle, che arriveranno all’agente della riscossione, dopo la conversione in legge del decreto aiuti (dl 50/22). La novità è nella riformulazione (si veda ItaliaOggi del 29/6/22) di emendamenti presentati al decreto e sintetizzati dal governo, i cui contenuti ItaliaOggi è in grado di anticipare

Cartelle, sale da 5 a 8 rate la tolleranza per non perdere il piano di dilazione

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Piani di rateizzazione delle cartelle più flessibili. Il sostegno alla liquidità di imprese e cittadini previsto dall’emendamento con primo firmatario Luigi Marattin (Iv) incassa l’ok delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Tra le novità in arrivo (si veda il precedente articolo «Cartelle, rateizzazione facile per debiti fino a 120mila euro») l’aumento da 60mila a 120mila euro del limite entro il quale si potrà chiede la rateizzazione delle cartelle fino a 72 mesi con una semplice istanza. In pratica non sarà necessario attestare entri questa nuova soglia lo stato di difficoltà ad agenzia delle Entrate Riscossione (Ader). Cambia anche la tolleranza per chi salta i pagamenti. Con l’emendamento approvato al decreto legge Aiuti (atteso in Aula a Montecitorio per lunedì 4 luglio), salgono da 5 a 8 le rate anche non consecutive per cui i debitori manterranno, comunque, la possibilità di continuare a pagare in modalità scaglionata il debito con l’agente della riscossione. Attenzione, però, chi decade non potrà più salire sul treno delle dilazioni e dovrà pagare i debiti residui integralmente.

Rateazione cartelle e rinnovabili: le novità del decreto Aiuti

Novità in arrivo per la rateazione delle cartelle. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato un emendamento al decreto Aiuti che prevede il raddoppio da 60.000 a 120.000 euro del limite entro il quale, per ottenere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili, non è necessario documentare lo stato di temporanea situazione di obiettiva difficoltà finanziaria. Aumenta inoltre da 5 a 8 il numero di rate, anche non consecutive, il cui mancato pagamento determina il venir meno della dilazione accordata dall’agente della riscossione. Con un altro correttivo approvato viene elevato il limite potenza per l’accumulo di energia da rinnovabili.

Dichiarazione Imu senza proroga per gli enti non commerciali

di Marco Magrini e Benedetto Santacroce

Entro giovedì 30 giugno gli enti non commerciali (Enc), compresi gli enti del terzo settore, devono presentare la dichiarazione Imu 2022 per l’anno d’imposta 2021. La disposizione, contenuta nell’articolo 35, comma 4 del Dl 73/2022 (decreto Semplificazioni) che sposta al 31 dicembre 2022 l’adempimento, opera solo per la dichiarazione delle persone fisiche e degli enti commerciali. La norma nello stabilire il differimento indica la dichiarazione Imu che deve essere presentata in base all’articolo 1, comma 769 della legge 160/2019. Lo specifico riferimento al comma 769 non consente di ricomprendere nello spostamento anche la dichiarazione degli enti non commerciali.

Immobili e patrimoni all’estero fanno i conti con il versamento di Ivie e Ivafe

di Alberto Crosti e Stefano Vignoli

I residenti fiscali in Italia che detengono investimenti immobiliari e mobiliari all’estero non affidati in gestione o amministrazione ad intermediari residenti, sono chiamati a versare a il saldo Ivie e Ivafe 2021 e il primo acconto 2022 (salvo la possibilità di versare entro il 22 agosto, in quanto il 20 cade di sabato, con la maggiorazione dello 0,40%).

Respinto l’appello prolisso

Inammissibile l’atto di appello eccessivamente prolisso e ricco di allegati. Lo ha affermato la Commissione tributaria regionale del Veneto (sentenza n.367/2022), ispiratasi ad un indirizzo della Corte di cassazione (n. 15180/2010) individuante nella sommarietà (intesa come concisione dei fatti essenziali) ed intellegibilità delle difese delle parti, una condizione prevista a pena di inammissibilità degli atti difensivi e dei procedimenti ad essi conseguenti. Ciò in ragione di un dovere di sintesi e selezione dei profili di fatto e di diritto della vicenda da sottoporre al vaglio dei giudici, in un’ottica di economia processuale utile ad evidenziare i profili rilevanti ai fini della formulazione dei motivi senza però rendere oltremodo complessa la comprensione sia dei fatti che dei principi che la parte intende sottoporre al vaglio del giudicante.

Il sindaco scova evasori non va più di moda

Il sindaco scova evasori non va più di moda. Negli ultimi due anni, complice anche la pandemia da Covid-19, il numero degli accertamenti fiscali realizzati con la collaborazione dei Comuni si sono ridotti ai minimi termini. Se nel 2017 il numero degli accertamenti fiscali emessi grazie alle segnalazioni qualificate dei Comuni erano stati 1172 nel 2021 sono soltanto 209 gli accertamenti attività grazie all’impulso dei sindaci. Si tratta di dati impietosi che fanno riflettere sulla reale utilità dello strumento messo in atto dal legislatore con l’articolo 1 del d.l. n. 203 del 2005, convertito nella legge n. 248 del 2005 e successivamente, nel tentativo di dare nuovo impulso allo strumento, con l’articolo 83, commi 16 e 17, del d.l. n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008.

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