tributi new del 29 giugno 2022

Per i bilanci dei Comuni una catena di proroghe. Bilanci comunali al 31 luglio. Avvocati e commercialisti, giustizia tributaria diversa. Riforma della giustizia tributaria, Uncat: difesa tecnica riservata agli avvocati. Spunti per efficientamento della riscossione coattiva. Mediazione tributaria, un flop. Pieno di novità per i tributi locali. Al via il bonus pari alla metà del saldo Imu per le imprese turistico-ricettive.  Anticipazioni di liquidità, imposta di soggiorno e scuolabus disabili: dal Viminale i riparti delle risorse per i Comuni.

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Per i bilanci dei Comuni una catena di proroghe

di Gianni Trovati

Il quarto rinvio del termine per approvare i bilanci preventivi di Comuni, Città metropolitane e Province, deciso ieri in Conferenza Stato Città, potrebbe non essere l’ultimo. «Ragioneremo con Anci sull’opportunità di un rinvio ulteriore, circoscrivendolo alle nuove amministrazioni» appena uscite dal voto, spiega la viceministra all’Economia Laura Castelli annunciando la proroga.

Bilanci comunali al 31 luglio

di Matteo Barbero

Il rinvio, ovviamente, trascina con sé anche le scadenze legate a tributi e tariffe, a partire dalla Tari. Si ricorda che l’art.3, comma 5-quinquies, del dl 228/2021 ha sganciato il termine di approvazione del Pef e delle delibere tariffarie dal termine di approvazione del bilancio, prevedendo la data fissa del 30 aprile. “In queste settimane molte amministrazioni sono andate al voto. Questo, gioco forza, ha comportato un ritardo nell’approvazione dei bilanci. A loro è giusto garantire il tempo necessario per verificare lo stato dei conti degli enti e programmare bene l’attività istituzionale. Nelle prossime settimane, con Anci, ragioneremo sull’opportunità di un rinvio ulteriore, circoscrivendolo alle nuove amministrazioni”.

Avvocati e commercialisti, giustizia tributaria diversa

Categorie professionali divise sulla riforma della giustizia tributaria. In particolare, commercialisti e avvocati. I primi chiedono l’allargamento del concorso per la nuova figura del magistrato tributario anche ai laureati in economia. I secondi, o almeno l’Uncat (unione nazionale camere avvocati tributaristi), vogliono che la riserva «non venga inquinata dall’allargamento ad altri titoli». È quanto emerso ieri dalle audizioni nelle commissioni finanze e giustizia del Senato sulla riforma della giustizia tributaria (As 2636).

Riforma della giustizia tributaria, Uncat: difesa tecnica riservata agli avvocati

Accesso alla magistratura tributaria riservato ai laureati in giurisprudenza; “ascensore” in Cassazione; difesa tecnica riservata agli avvocati e miglioramenti normativi per i nuovi istituti processuali del rinvio pregiudiziale, dell’appello a “critica vincolata” e della prova testimoniale. Queste le richieste del presidente di Uncat, Antonio Damascelli, audito oggi in commissioni riunite Finanze e Giustizia del Senato sulla Riforma della Giustizia Tributaria, disegno di legge del Governo (AS 2636)

Spunti per efficientamento della riscossione coattiva

Giovambattista Palumbo

sostanza il recupero delle somme a ruolo risulta poco efficiente in quanto il magazzino è intasato da crediti ormai non più riscuotibili, ma presenti solo sulla carta (crediti ereditati dalle precedenti gestioni ante Equitalia SpA fin dal 2000). Ogni anno, infatti, sono affidati dagli enti creditori mediamente 29 milioni di singoli crediti da riscuotere, ricompresi in circa 16 milioni di cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e avvisi di addebito. Questi 29 milioni di singoli crediti, che ammontano in media a circa 80 miliardi di euro, sono relativi a più di 8 milioni di contribuenti.

Mediazione tributaria, un flop

di Andrea Bongi

La mediazione tributaria è un flop. Nel 2021 a fronte di otre 35mila istanze presentate soltanto il 6,7% si è chiusa con un accordo di mediazione fra l’ufficio e il contribuente. La tendenza è in netto calo in ciascuno degli anni oggetto di osservazione. Se infatti nel 2016 gli accordi di mediazione si attestavano all’11% nei successivi cinque anni la suddetta percentuale è andata via via riducendosi fino a toccare il minimo storico nel 2021. I dati, davvero impietosi sull’efficacia della disposizione contenuta nell’articolo 17-bis del dlgs 546/1992 (reclamo e mediazione) sono contenuti nella relazione sul Rendiconto generale dello stato 2021 della Corte dei Conti (si veda ItaliaOggi del 25/6/2022).

Pieno di novità per i tributi locali

di Stefano Baldoni

la facoltà per i Comuni di stabilire l’esenzione dal canone unico patrimoniale per le occupazioni temporanee del suolo poste in essere dalle attività previste dall’articolo 9-ter, commi 4 e 5, del Dl 137/2020. Contemporaneamente, sono state prorogate al 30 settembre 2022 le autorizzazioni concesse in forma semplificata ai sensi dei commi 4 e 5 del sopra richiamato articolo 9, salvo disdetta dell’interessato e a condizione che sia stato assolto il pagamento del canone. Quindi, pur se l’esenzione di legge è cessata al 31 marzo, i Comuni possono reintrodurla. Tale disposizione pone a questo punto qualche interrogativo sulla portata del comma 821, lettera f), dell’articolo 1 della legge 160/2019, che già prevede la facoltà per il Comune di stabilire, con regolamento, ulteriori esenzioni e riduzioni del canone rispetto a quelle di legge.

Al via il bonus pari alla metà del saldo Imu per le imprese turistico-ricettive

di Francesco Giuseppe Carucci e Gian Paolo Ranocchi

Con la formalizzazione dell’autorizzazione della Commissione europea (n. C (2022) 4363 final del 21 giugno scorso) prende il via l’ultimo bonus Imu varato con l’articolo 22 del decreto legge 21/2022. L’aiuto, trattato anche nel corso di Telefisco del 15 giugno scorso, si concretizza in un credito d’imposta pari al 50% dell’Imu versata a titolo di saldo 2021 e interessa le imprese turistico-ricettive (comprese le imprese agrituristiche, che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, del comparto fieristico congressuale, termale e dei parchi a tema). Il bonus è vincolato a requisiti piuttosto rigidi centrati sugli immobili gravati dall’Imu. In particolare si deve trattare di: i) immobili rientranti nella categoria catastale D2; ii) presso i quali è gestita l’attività ricettiva; iii) di proprietà dei gestori delle attività esercitate che devono anche presentare (le attività) un calo del fatturato o dei corrispettivi nel secondo semestre 2021 di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Anticipazioni di liquidità, imposta di soggiorno e scuolabus disabili: dal Viminale i riparti delle risorse per i Comuni

di Daniela Casciola

C’è poi il primo riparto delle risorse per un totale di 75 milioni di euro, per l’anno 2022, del Fondo per il ristoro ai Comuni per la mancata riscossione dell’imposta di soggiorno e di analoghi contributi.

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