tributi news del 07 giugno 2022

Entrate tributarie, rimbalzo di 15 miliardi anche con il caro vita. Giustizia tributaria, rischio flop. Prima rata Imu 2022 in scadenza. Imu 2022 e abitazione principale: scelta «limitata» per i coniugi con residenze in Comuni diversi. Imu 2022, esenti i fabbricati «merce» delle imprese di costruzione. Multe, è giungla per i costi di accertamento. Antitrust in Parlamento: spesso enti locali perpetrano abusi.

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Entrate tributarie, rimbalzo di 15 miliardi anche con il caro vita

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Tornano a correre le entrate tributarie. Nei primi quattro mesi dell’anno fanno registrare complessivamente un maggior gettito del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 148,311 miliardi pari a oltre 14,2 miliardi di maggior gettito. Un rimbalzo sostenuto da più fattori. In prima battuta la ripresa dei versamenti dopo i continui rinvii dei versamenti legati alla pandemia e alle restrizioni e che certamente contribuiranno a far lievitare ancora le entrate tributarie panche per i prossimi mesi.

Giustizia tributaria, rischio flop

«con l’esclusione dei laureati in economia dal concorso per la nomina di magistrato tributario ci si priva di specifiche competenze tecnico-professionali nelle materie fiscali, di contabilità aziendale e bilancio fondamentali per il giudizio tributario di merito. Un laureato in economia che superi le prove di esame nelle materie previste, ivi incluse dunque quelle più propriamente giuridiche, potrebbe favorevolmente garantire una maggiore interdisciplinarità dei collegi giudicanti a tutto vantaggio di una giustizia iperspecialistica come quella tributaria che presenta un tasso medio di complessità piuttosto elevato»

Prima rata Imu 2022 in scadenza

di Stefano Baldoni

Il 16 giugno è in scadenza il pagamento della prima rata dell’Imu 2022, con molte conferme e poche novità rispetto allo scorso anno. Il pagamento della prima rata deve avvenire calcolando il tributo sulla base delle aliquote e delle detrazioni deliberate ed efficaci nell’anno precedente (2021). Le aliquote che il Comune delibera per l’anno 2022 dovranno essere utilizzate solo in sede di calcolo della seconda rata, a dicembre, allorquando si provvederà al conguaglio rispetto a quanto già pagato a giugno. A decorrere dal 2022 tornano esenti dall’Imu i cosiddetti “immobili merce”. Nel 2022, sale dal 50 per cento al 62,5 per cento la misura della riduzione d’imposta non residenti nel territorio dello Stato.

Imu 2022 e abitazione principale: scelta «limitata» per i coniugi con residenze in Comuni diversi

di Giuseppe Debenedetto

non si può optare, cioè, per l’immobile con un maggiore carico d’imposta, così da esonerare ad esempio la casa al mare anche se si tratta di un alloggio utilizzato per 15 giorni all’anno. Bisogna invece guardare le reali circostanze di vita del nucleo familiare, dal momento che la norma continua a fare riferimento alla «dimora abituale» e alla «residenza anagrafica» dei componenti del nucleo familiare. Motivo per cui si dovrebbe fare riferimento al Comune nel quale il nucleo familiare dimora maggiormente, considerando anche i figli. In sostanza, si dovrebbe evitare di legittimare il fenomeno delle residenze “fittizie”, specie con riferimento ai Comuni turistici.

Imu 2022, esenti i fabbricati «merce» delle imprese di costruzione

di Giuseppe Debenedetto

Negli ultimi anni l’imposta per questi immobili è stata corrisposta con aliquota agevolata dell’1 per mille, aumentabile dai Comuni fino al 2,5 per mille o diminuibile fino all’azzeramento. Per poter essere considerato fabbricato «merce», l’immobile deve rispettare due requisiti, soggettivo e oggettivo: 1. dev’essere posseduto da un’impresa costruttrice (sono quindi escluse le società immobiliari); 2. deve trattarsi di fabbricati di qualsiasi tipo (abitativi o ad uso diverso), costruiti (quindi ultimati), destinati alla vendita, non locati.

Multe, è giungla per i costi di accertamento. Antitrust in Parlamento: spesso enti locali perpetrano abusi

Gli enti locali non solo non rendicontano le multe al Mims (3 miliardi l’anno), come previsto dalla legge pena decurtazione del 90% dei trasferimenti, ma anche nell’attività di accertamento si riscontrano non poche irregolarità. Queste spese, a carico del cittadino, addirittura raddoppiano in certi casi da Comune a Comune. Una situazione evidenziata in una recente audizione dell’Antitrust in Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei diritti di utenti e consumatori e sulla quale il presidente della Commissione, Simone Baldelli e il Codacons chiedono ora sia fatta chiarezza.

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